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Alla scoperta di Pierfrancesco Favino, dal cinema a Sanremo

Pierfrancesco Favino

Dalla passione per la fisica ai tre anni per tornare in forma dopo un film, ecco a voi Pierfrancesco Favino.

Classe 1969, Pierfrancesco Favino è uno degli attori di spicco del panorama televisivo e cinematografico italiano, e dopo anni di onorata carriera sul set, l’attore ha accettato la sfida di salire sul palco dell’Ariston per far parte della squadra di conduttori di Sanremo 2018. Scopriamo insieme qualcosa in più sulla sua vita e alcune curiosità su di lui!

Pierfrancesco Favino: la moglie e la vita privata

Pierfrancesco Favino nasce a Roma nel 1969 da genitori pugliesi. Decide presto che da grande farà l’attore e frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. La sua carriera inizia con la gavetta in teatro e in televisione, dove recita in parti secondarie in fiction di successo come Padre Pio e Ferrari.

Pierfrancesco Favino
Pierfrancesco Favino

Nonostante l’equivoco, Anna Ferzetti è la compagna – e non la moglie di Pierfrancesco Favino: i due sono una coppia storica e hanno avuto due figlie, Lea e Greta Favino. A raccontare l’inizio della loro storia d’amore è proprio l’attrice: “Come ci siamo conosciuti? A una festa di amici. Amiamo ballare, è una passione comune. Lui mi ha pestato un piede…“.

Sebbene i due non si frequentino molto a causa degli impegni, la coppia è incredibilmente solida nonostante abbia vissuto per anni in due appartamenti diversi dello stesso condominio, scelta condivisa alla luce della differenza di età (lui è più grande di tredici anni) e delle diverse tradizioni.

In un’intervista rilasciata ai microfoni di Vanity Fair Favino ha parlato dell’importanza della famiglia per lui: “La mia famiglia, nonostante sia un luogo di impegni, è di certo il luogo in cui mi riconnetto col reale e cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopodiché sono una persona che ha imparato anche a stare da sola, trascorrendo tanto tempo fuori casa“.

Ma che papà è Pierfrancesco Favino? A dare una risposta è lo stesso attore, ancora ai microfoni di VF: “Severo quand’è giusto esserlo, ma sono anche un papà che ascolta molto. Non dev’essere per niente facile essere bambini oggi. Io questa cosa la sento, sento la loro fatica e mi dispiace.”

Ecco come continua la sua intervista: “Penso che oggi l’infanzia vada tutelata e vissuta come un gioco. È un momento meraviglioso e per quanto mi è possibile cerco di tutelare le mie figlie, non per una questione egoistica, perché voglio che rimangano le mie bambine per tutta la vita, ma perché vorrei che possano vivere al massimo questa fase della fantasia, che non dura tutta la vita“.

Piefrancesco Favino a Sanremo, una chiamata… ‘del destino’

Sicuramente Favino non ha avuto esperienze di rilievo in ambito musicale, ma l’attore si è presentato al pubblico di Sanremo come un grandissimo appassionato del Festival della musica italiana. Solo parole di rito? In realtà non sembra. Piefrancesco, infatti, ha dimostrato in diverse occasioni una cultura musicale legata a Sanremo davvero non indifferente.

Nonostante lo scetticismo che accompagna la sua presenza sul palco, destino piuttosto comune a tutti (o quasi) prima dell’inizio della rassegna, Favino è parso a suo agio. Non un pesce fuor d’acqua, non un oggetto estraneo al mondo della musica come qualcuno poteva credere, bensì una risorsa importante, magari poco competente dal punto di vista tecnico, per carità, ma sinceramente appassionato, coinvolto e onorato di poter realizzare quello che in fondo è un suo sogno di bambino: salire sul palco dell’Ariston.

Io a Sanremo per dare un tocco di internazionale? Io non so cosa porto, porterò me stesso e proverò a farlo nel modo più libero e divertente possibile. Io sono felicissimo di stare all’interno di una cosa completamente italiana. Io sono italiano, sono felicissimo di essere italiano e se vado all’estero è perché sono italiano”, ha raccontato Favino ai microfoni della RAI, rivelando anche quale sarebbe la sua canzone preferita delle passate edizioni del Festival:

“La canzone più significativa di Sanremo? Per me è Vacanze Romane dei Matia Bazar, quando la sentii fu una rivelazione. Io sono nato nell’anno in cui ha vinto Zingara. Io sono veramente un fan, ho sempre seguito il Festival. Da bambino volevo essere qua, si chiude un cerchio bello“,

Dai burattini alla notorietà

Nonostante la sua parentesi come presentatore a Sanremo 2018, dove salirà sul palco in compagnia di Claudio Baglioni, anche direttore artistico, e la bella Michelle Hunziker, Favino è uno che ha sempre avuto le idee chiare riguardo quello che avrebbe fatto nella vita: infatti, ha più meno deciso il suo futuro da attore ad appena sette anni, quando era solito giocare con i burattini inventando storie e dialoghi!

E in effetti, come sappiamo, Pierfrancesco riuscirà a fare l’attore, diventando anche uno dei più famosi e apprezzati all’estero. Il debutto sul piccolo schermo di Pierfrancesco Favino risale al 1991 con il film Una questione privata. Ci vorrano quattro anni prima che l’attore riesca ad approdare nel mondo del cinema, passaggio compiuto nel 1995 quando ottiene una parte nel film Pugili.

Successivamente si specializza nell’ambito delle fiction che prendono piede dalla metà degli anni ’90 e lo abbiamo visto vestire i panni di personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia lasciando un segno indelebile nel nostro paese. Degna di nota la sua interpretazione in Romanzo Criminale (2005) che gli vale il David di Donatello come miglior attore non protagonista.

La definitiva consacrazione arriverà nel 2006, quando ottiene la parte da protagonista nella miniserie su Gino Bartali. Intenzionato a non lasciarsi sfuggire la grande occasione della sua vita e spinto dalla sua grande passione per lo sport, Favino macina circa 5000 chilometri sulla bicicletta, una fatica che gli consente di vivere e percepire la fatica dei ciclisti e di entrare al meglio nel personaggio.

Gli sforzi vengono premiati dagli ascolti e dalla chiamata di Muccino che nello stesso 2006 lo vuole con sé per il film capolavoro L’Ultimo Bacio, in cui interpreta il migliore amico del protagonista. Nello stesso anno debutta nel cinema americano al fianco di Ben Stiller in Una notte al Museo. Difficile da riconoscere per gli osservatori meno attenti, Pierfrancesco Favino interpreta Cristoforo Colombo. Il trucco lo rende quasi irriconoscibile ma… il mistero è svelato.

Pierfrancesco Favino, l’attore… ‘americano’

Favino tornerà in America nel 2013 per recitare addirittura al fianco di Brad Pitt nel film World War Z. Ovviamente la sua partecipazione ha riempito d’orgoglio il popolo italiano che non ha perso occasione per chiedere a Favino informazioni su una delle star più amate di Hollywood. Nel corso di un’intervista l’attore italiano ha rivelato che Brad è una persona molto alla mano ed estremamente attenta alla sua privacy. Insomma, quasi impossibile pensare a un’amicizia tra i due.

La sua avventura statunitense proseguirà poi con Le cronache di Narnia – il principe Caspian, Miracolo a Sant’Anna, diretto da Spike Lee, e soprattutto con Angeli e demoni: una serie di pellicole che lo renderanno uno dei pochi italiani al mondo ad aver preso parte a produzioni americane così importanti!

Una vita da duro!

Dopo una nuova avventura con Gabriele Muccino nel film Baciami Ancora (2010), nel 2012 conquista la critica e il pubblico con la sua parte nel film ACAB, grazie al quale vince il Nastro d’Argento come personaggio dell’anno.

Nel 2014 recita nel film Senza Nessuna Pietà, dove interpreta Mimmo, il protagonista. Pensate che per esigenze di copione Favino è dovuto ingrassare di ben… venti chili! E secondo lui proprio il suo malessere psicologico è riuscito a dare un qualcosa in più al suo personaggio. La sceneggiatura del film è piaciuta così tanto all’attore che ha deciso di rinunciare al suo compenso per entrare nel progetto come co-produttore.

Col corpo si comprendono cose che la testa non può capire. Mettere su peso ti fa convivere col respiro più corto, con la fatica. Per tornare in forma ci ho messo tre anni“, racconterà poi Favino a La Repubblica parlando della sua trasformazione fisica per la pellicola.

Dopo qualche anno di pausa per godersi la sua famiglia, Favino è tornato in televisione con Suburra, la serie di Sollima. Proprio durante le riprese della serie, la troupe ha avuto un piccolo inconveniente con i Carabinieri: impegnati a girare una scena davanti al Parlamento, Favino e gli altri sono stati cacciati dagli uomini delle Forze dell’Ordine. Chissà se l’avranno almeno riconosciuto!

Lo sapevi che…

Andiamo ora alla scoperta di alcune curiosità su Pierfrancesco Favino:

– L’attore è stato protagonista di uno dei baci più discussi della storia del cinema: stiamo parlando di quello omosessuale con Luca Argentero nel film Saturno Contro di Ferzan Ozpeteck.

– Pierfrancesco Favino è stato definito come l’Antonio Banderas Italiano, un paragone di tutto rispetto che lui ha accolto con una battuta tutta da ridere: “Non sono il Banderas italiano… non parlo con le galline“.

– Da morire dal ridere! Favino in un’intervista rilasciata a La Repubblica ha ammesso di voler fare, inizialmente almeno, l’attore comico: “Ho sempre pensato che sarei diventato un attore comico, facevo ridere la famiglia e i compagni di classe con le mie imitazioni. A sette anni, Drupi, Fausto Leali e Totò erano i miei cavalli di battaglia. I titoli per cui vengo ricordato però, sono più impegnativi“.

– Non tutti sanno che Pierfrancesco Favino ha una grande passione per la fisica quantistica ed è un gran lettore di libri legati a questo argomento.

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ultimo aggiornamento: 13 Novembre 2022 16:39

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